Il passeggero del veicolo incidentato è incapace a testimoniare

Il passeggero del veicolo incidentato è incapace a testimoniare

L’incapacità, ex art. 246 Cpc, a deporre nel giudizio di risarcimento del danno proposto da altro danneggiato permane anche in ipotesi di rinuncia o prescrizione del proprio diritto al risarcimento

Avv. Paolo Accoti – Ai sensi dell’art. 246 Cpc, non possono essere assunte come testimoni le persone aventi nella causa un interesse che potrebbe legittimare la loro partecipazione al giudizio. A tale incapacità soggiace anche l’ulteriore vittima di un sinistro stradale, il quale, conseguentemente, non potrà essere escusso quale testimone in tutti quei giudizi nei quali viene avanzata da un altro danneggiato, vittima del medesimo sinistro, domanda di risarcimento del danno.
Tale incapacità persiste anche nell’ipotesi in cui tale testimone abbia espressamente rinunciato al risarcimento del danno ovvero quando tale diritto risulti prescritto.
Nel caso di specie, quindi, detta incapacità non ha natura soggettiva, in quanto non si tramuta in una valutazione sull’attendibilità, o meno, del chiamato a deporre, bensì in una situazione oggettiva di incapacità afferente il thema decidendum, vale a dire l’oggetto del giudizio.

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Incidenti in auto, arriva la “prova cellulare”

Incidente CellulareIn caso di incidenti stradali si potrà verificare se il conducente stava usando il cellulare per telefonare o inviare messaggi.

Si inizia in Friuli Venezia Giulia, ma il provvedimento potrebbe essere adottato presto in tutta Italia

“All’ebbrezza da alcol e sostanze stupefacenti, si aggiunge quella anche più diffusa data dal cellulare“: l’allarme arriva da Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, che però ora ha un motivo per gioire.

In Friuli Venezia Giulia è scattato un provvedimento che dovrebbe limitare e disincentivare ancora di più l’uso dello smartphone alla guida: in caso di incidenti stradali la Polizia potrà controllare tutti i dispositivi elettronici in uso al conducente, dal cellulare al tablet, per verificare se siano stati usati appena prima e se abbiano contribuito all’incidente stesso, provocandolo in qualche modo.
Oltre alle conseguenze fisiche per l’autista e gli altri mezzi eventualmente coinvolti, dunque, si aggiungono quelle per la patente, che potrebbe essere a rischio.

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Incidenti stradali, crescono quelli degli autobus del 3,3%

Incidenti Stradali Autobus2429 autobus sono rimasti coinvolti in incidenti nel 2016, in aumento rispetto ai tir che sono 10 volte di più, lo rivela Continental

Quello degli incidenti stradali – leggi qui tutte le novità – è un settore sempre sotto i riflettori, soprattutto per gli enti e gli organi indipendenti come il Centro Ricerche  Continental Autocarro che ha elaborato i dati Istat sul numero diautobus che nel 2016 hanno concluso il loro viaggio con un impatto. Secondo le ultime rilevazioni gli autocarri pesanti(incluse le motrici) coinvolti in un  incidente  stradale  sono  stati 20 mila 642,  con  una  lieve  diminuzione  (-0,5%) rispetto  al  2015. Un trend in crescita invece quello degli autobus che sono aumentati in media del 3,3% rispetto allo stesso anno, un aumento che vede la Sardegna in testa per numero di incidenti con bus schizzato in alto del +51%.

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Veicoli non assicurati: una emergenza nazionale

Le ultime notizie riportate da quotidiani nazionali, locali e giuridici hanno riacceso il faro sul tema della scopertura assicurativa obbligatoriadi milioni di veicoli in Italia. Ora si parla di 5 milioni di autovetture, motocicli, autocarri che non avrebbero un contratto assicurativo in regola. Ma come è possibile?

Si era detto e scritto come la dematerializzazione del contrassegno assicurativo e i maggiori controlli automatizzati avrebbero consentito di contrastare il fenomeno, oltre che ridurre le truffe e i falsi contratti, specie quelli a 5 giorni che invece proliferano sempre più. Nonostante la vigilanza di IVASS e l’attenzione di ANIA a migliorare i mezzi di controllo, la situazione si è aggravata ed è ormai una vera emergenza nazionale, a cui il prossimo Parlamento dovrà fornire risposte immediate. Ma gli addetti ai lavori sanno perfettamente come i “presunti” controlli automatizzati, in realtà non siano mai partiti al cento per cento, se non attraverso un “invito” (ex art. 180 CdS) a presentare la documentazione assicurativa al primo Ufficio di Polizia, in caso che il veicolo risulti scoperto.

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